Dimmi con che mezzo vai, ti dirò che disagio avrai.
Niente paura però, nel caso degli aerei valgono le stesse regole di quando si rimane a terra a causa della vendita di troppi biglietti rispetto ai posti disponibili.
Due le opzioni: prendere il primo volo utile in partenza senza pagare alcuna differenza o rinunciare, vedendosi rimborsato il costo integrale del biglietto.
Per chi decide di partire, bonus automatico in base al tempo di ritardo accumulato con il nuovo volo, da 150 e 600 euro a seconda della distanza e quindi del tempo perso.
Per chi rimane a terra per una sosta e un disagio prolungato, vitto e alloggio gratis, telefonate e fax senza limiti.
Diverso invece il discorso per chi ha scelto il treno. Ne’ rimborso e ne’ bonus in caso di ritardo a causa di condizioni avverse. Risarcimento assicurato, invece, se il convoglio non riesce neanche a partire.
Obbligo di soccorso e di assistenza in caso di fermata improvvisa, e soprattutto“non richiesta”, nel bel mezzo del viaggio in uno spazio desolato.
Insomma, chi si ferma non e’ perduto.
di Piero Barbaro per “Uno Mattina” del 23/12/09
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